giovedì 23 luglio 2015

Page of past!

Perchè sto scrivendo? Non ne ho idea,non sono così brava, ma beh ormai lo sto facendo..Quindi continuo. L'anno scorso (scolastico 2014-15) come al solito ero in ritardo, martedì 11 novembre , le prime due ore inglese, mi faccio accompagnare da mia madre per non farmi fare la ramanzina (la salvatrice). Busso. Entro. La prof non mi sgrida, semplicemente mi chiede se sarei disposta a fare un anno scolastico all'estero, ed io senza pensarci rispondo: “Assolutamente si”, guardo mia madre sulla porta e si permette di fare qualche passo avanti in modo che la prof la veda. Così lo chiede anche a mia madre la quale risponde di si e che voleva più informazioni. Non capivo più nulla, il martedì che era forse il giorno più pesante era diventato il giorno più bello. Fantasticavo di brutto. Tutte e cinque le ore. Ops. Volevo sapere come fare per partire e realizzare il mio sogno. Ebbene si, era (è) davvero quello il mio sogno. Forse ne ho solo uno, questo. Sin da piccola immaginavo la mia vita in America attraverso le scene dei film. Lo volevo a tutti i costi. Quello della prof non era di certo la prima volta che sentivo parlare dell'anno all'estero; infatti, quella stessa estate quando tornai da una vacanza studio in Inghilterra, esattamente il giorno dopo, iniziai a cercare un modo per realizzare il sogno. Lo trovai ed era lo stesso che la prof mi avrebbe consigliato qualche mese dopo. Coincidenze o no?! In ogni caso, quel martedì appena ritirata da scuola accesi il pc e feci l'iscrizione ad Intercultura (quella consigliata). Mi comunicarono il giorno dei test (21 novembre), agitata li superai, primo sospiro di sollievo. Test di inglese e colloquio: Test superato, colloquio anche. Dovevo iniziare a fare i vaccini, moduli, descrizioni, lettere..Il lavoro duro insomma. Dovevo scegliere le destinazioni: 1-USA
2-Svezia
3-Danimarca 4-Olanda
5-Islanda
(io ne scelsi solo 5 solo quelle dover avrei potuto parlare inglese o che almeno lo studiavo a scuola, perchè sennó mio padre non mi ci mandava). Ci sono volute diverse settimane, un mesetto per completare tutto, ma era andato. Il fascicolo era pronto per essere mandato alla host family. Tutto filava liscio come l'olio! La mia ansia era a 9493982726171890637 o peggio, ogni giorno controllavo le mail e altrettanto facevo fare ai miei. 😅 La casella di posta era diventata la mia migliore amica, giuro. Quando un giorno, il 23 marzo, mi arriva l'email in cui mi dicevano che ero stata presa negli Stati Uniti, ma come RISERVA. Ero riserva, non vincitrice, ma non mi sono lasciata abbattere..Speravo in una buona notizia! Stessa cosa di prima, ansia alle stelle (“verso l'infinito e oltre”) aspettavo l'email che a questo punto avrebbe potuto dare uno svolta alla mia vita nel miglior modo possibile! Arriva maggio, sono in gita quando mi arriva una email di mia madre, era l'email inoltrata che le aveva mandato Intercultura.. Panico!! La apro..E: ‘Ci dispiace moltissimo dovervi comunicare che per il Programma Annuale in USA non c’è stato un numero di ritiri sufficiente per permettere a Vostra figlia di poter partecipare.’
Avevo il cuore fermo. Ero bianca come il latte. Mi sentivo male. Il magone. Gli occhi gonfi. Gonfi di lacrime.
La mia possibilità di essere un'exchange student era ormai finita. Chiusa. Persa. Lontana. Irraggiungibile.——————————————————-
Oggi, sono ancora qui, più decisa di prima, ancora più intenzionata, pronta. È ancora presto per iniziare a vedere, ma non è mai troppo presto per informarsi, così quest’ anno sto facendo le cose con più calma e sto considerando tutto. Ogni singolo particolare. Ieri sono rimasta sveglia fino alle 2 e passa per vedere tutte le associazioni e cosa offrissero. Sta volta devo farcela. Saró Vincitrice. Saró finalmente un' Exchange Student! 

5 commenti:

  1. Wooooo il blog di Raffaella <3
    Già lo adoro! Appena torno su pc ti aggiungo sul mio blog!

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  2. Yeeee, hai aperto anche tu un blog! Adesso ti aggiungo subito fra gli "amici exchange" sul blog! hahah :)

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